Potrei abitare a Roma per 20 anni e non essere mai sicuro di non aver perso qualche viale alberato e molto importante a soli dieci isolati dal nostro appartamento. Questo è l'indovinello di Roma che ipnotizza: la sua pazienza, la sua stratificazione, il passato inglobando dal fango del Tevere, il vento portando della polvere dall'Africa, piove demolendo le rovine, e il peso accumulato dei secoli facendo tutto stretto e compatto, come una transustanziazione di tutte le pietre in un'unica.
Doerr, Anthony. Four Seasons in Rome: On twins, insomnia, and the biggest funeral in the history of the world. Scribner. 2007. Pagine 84.
Non è solo che questa citazione mi sembra interessante. Non ho nessun dubbio che sia vero: ho vissuto questo tante volte qui a Roma. Nel primo e più incredibile esempio c'entra la scuola di mia figlia. Prima di traslocare da Istanbul a Roma siamo venuti a Roma per un mese di "ricerca" durante l'estate. Quando siamo tornati un anno dopo, in settembre, per abitare qui abbiamo affittato la stessa casa della prima volta. In totale abbiamo vissuto là per tre mesi. Abbiamo fatto la spesa vicino a casa e camminato tanto. Alla fine d'ottobre ci siamo trasferiti in un altro quartiere. Due anni dopo, quando abbiamo cercato una scuola nuova per nostra figlia . . . abbiamo imparato che a due isolati da quella casa in cui siamo stati per tre mesi c'è una grande scuola che comprende una scuola materna, una elementare, una media, ed anche un liceo. E noi siamo stati così vicini in settembre, un anno prima, senza alcuna consapevolezza che era là. Addesso non posso capire come sia stato possibile. Quando la scuola ricomincia a settembre c'è tanto traffico, tutti arrivano insieme . . . le strade sono proprio un casino . . . ma quando ho abitato lì vicino, non ne ero conscia. Ah, l'indovinello di Roma!
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